Ettore Beghi ci ha lasciato dopo una lunga malattia il 10 ottobre 2022, all’età di 75 anni.
Dopo essersi laureato nel 1972 in Medicina e specializzato in Neurologia presso l’Università degli Studi di Milano, Ettore Beghi ha trascorso un periodo come Research Fellow presso la Mayo Clinic di Rochester acquisendo una notevole preparazione nelle metodologie di studio riguardo l’Epidemiologia sia delle Epilessie che di altre patologie neurologiche.
Dalla metà degli anni ’90 è stato Responsabile del Laboratorio di Malattie Neurologiche dell’Istituto Mario Negri di Milano e del Centro Regionale per le Epilessie dell’Ospedale di Monza.
Nel corso della sua vita professionale ha fatto parte dell’Editorial Board di numerose Riviste Scientifiche internazionali ed è stato membro di molteplici Società e Comitati scientifici, sia nazionali che internazionali.
Per il suo interesse in ambito epilettologico Ettore Beghi ha partecipato a numerose Commissions e Task forces dell’International League Against Epilepsy (ILAE) e della Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE); inoltre ha coordinato il Gruppo di Studio sulle Epilessie della SIN e dal 2008 al 2014 ha rivestito il ruolo prima di Presidente e poi di Past President di LICE.
La sua attività di ricerca si è concentrata in particolare sulla Epidemiologia dell’Epilessia e di altre malattie neurologiche e muscolari come la SLA, la Malattia di Parkinson, la Miastenia, etc, pubblicando circa 400 paper scientifici su Riviste con IF e partecipando alla creazione di registri per numerose malattie neurologiche rare.
Dall’inizio della Pandemia da virus SARS Cov2 ha coordinato per l’OMS e l’European Academy of Neurology il registro europeo del NeuroCOVID.
Al di là dell’importante valore scientifico di tutta una vita professionale, di Ettore Beghi è importante ricordare l’umanità, la gentilezza, la dedizione assoluta all’impegno lavorativo, l’empatia che sapeva trasmettere a pazienti, studenti, collaboratori e colleghi, e queste suoi tratti distintivi mancheranno molto a tutti coloro che con lui hanno avuto dei contatti, sia lavorativi che amichevoli.
Nel mese di marzo 2021, è mancata la dottoressa Beatrice Cioni, non solo uno dei più brillanti neurochirurghi funzionali e neurofisiologi intra-operatori della nostra comunità scientifica, ma soprattutto una persona molto speciale.
Dopo essersi specializzata in Neurochirurgia a Roma, nella seconda metà degli anni ottanta, iniziava varie esperienze in Nord America, con il Prof. Milan Dimitrijevic presso il Baylor College of Medicine di Houston in Texas, e con il Prof. Vedran Deletis presso il Beth Israel Hospital di New York.
Al suo ritorno a Roma, iniziava la sua attività presso la Neurochirurgia funzionale dell’Università Cattolica del Policlinico Gemelli di Roma, in stretta collaborazione con il Prof. Mario Meglio. Qui, a partire dai primi anni novanta, grazia alla sua incredibile esperienza e competenza nel campo della neurofisiologia intra-operatoria contribuiva in maniera sostanziale alla crescita di questa disciplina intuendone il grande potenziale nella prevenzione delle lesioni del sistema nervoso durante le diverse procedure neurochirurgiche.
In questo campo è stata una vera antesignana nella comunità dei neurochirurghi e dei neurofisiologi intra-operatori, conducendo con grande entusiasmo e rigore i primi pionieristici studi di ricerca parallelamente ad una intensa ed appassionata attività clinica. Ha contribuito in maniera sostanziale allo sviluppo di tecniche innovative non solo per il monitoraggio intra-operatorio ma anche nel campo della stimolazione transcranica e della stimolazione cerebrale profonda.
Il suo entusiasmo e la sua grande competenza hanno fatto si che attorno a lei si radunasse un folto gruppo di studenti e giovani ricercatori interessati alla neurochirurgia funzionale e alla neurofisiologia clinica intra-operatoria.
Ha costantemente collaborato con la SINC partecipando a diverse iniziative formative ed è stata fra i principali promotori della stesura delle prime raccomandazioni per il monitoraggio neurofisiologico intra-operatorio, una iniziativa condivisa di SINC e SINCh.
Con l’obiettivo di sviluppare e promuovere la conoscenza della neurofisiologia intra-operatoria, è stata cofondatrice con Prof. Deletis, più di 10 anni orsono, della Società Internazionale di Neuro-monitoraggio Intra-operatorio (ISIN).
La ricordiamo con particolare affetto quale esempio di ricercatore e clinico di elevato livello culturale, con una spiccata propensione alla collaborazione attiva con altre figure professionali, in particolare con i neurofisiologi clinici, dotata di una grande umanità, onestà intellettuale e schiettezza, anche aspra, nel confronto con i colleghi, unendo in maniera peculiare il rigore anglosassone con una spiccata ironia latina.
Non l’avevano fiaccata neanche i problemi di salute con cui conviveva da alcuni anni. La sua straordinaria esistenza di donna rigorosa, onesta, generosa e nel contempo leale è ben descritta tra le righe di cordoglio che in molti hanno voluto affidare al web, soprattutto nelle tantissime mail del GdS IOM della SINC.
Beatrice mancherà a tutti, molto, ma il suo ricordo e i frutti del suo lavoro rimarranno e saranno sicuramente fonte di ispirazione per noi e per le future generazioni di neurofisiologi e neurochirurghi funzionali.
Paolo Costa
Vincenzo Di Lazzaro
Rocco Quatrale